"Ero seduto di fronte alla TV, stanco dopo una lunga ed estenuante giornata. Iniziai lentamente ad assopirmi, seduto nella mia poltrona, al centro della mia stanza. I suoni e le sensazioni iniziarono a fondersi... la TV... la casa... ma sentii dei passi!

C'era qualcuno alla porta. Sentii un rumore sinistro, e qualcuno che correva via... BOOOM!!! La porta saltò fuori dai cardini, e finì proprio addosso a me, quasi come se avessero guardato attraverso il muro e avessero visto dove mi trovavo.

Sapevo bene chi erano loro. Erano ormai passati i tempi in cui ci chiedevamo se ci fosse vita al di fuori del nostro sistema solare. Ci eravamo abituati a vederli intorno a noi.
Avevamo una nuova civiltà, una nuova vita e nuovi amici.
Nonostante ciò, mi era sempre rimasta la sensazione che, un giorno, avrebbero preso ME, come avevano già preso gli altri. Certo, non avevo prove, ma non volevo assolutamente finire in quella lista di "scomparsi senza lasciare traccia".

Cercarono di stendermi sul pavimento, ma iniziai a lottare, e la cosa finì quando ricevetti uno sgradevole colpo in testa...
...ripresi conoscenza dentro una macchina.
Fortunatamente i miei rapitori non si erano accorti che ero sveglio. Iniziai a urlare e a tirare calci, cercai di colpirli, ma ero terrorizzato.
Mentre cercavo di strangolare il guidatore, egli perse il controllo, la macchina sfondò il parapetto e si lanciò, con mio orrore, in un profondo baratro. Mi pentii immediatamente di ciò che avevo fatto, e mi resi conto che nel giro di pochi secondi sarei morto.
La mia mente fu attraversata dal pensiero che, se non avessi lottato, avrei potuto vivere ancora un po', sebbene su un pianeta lontano...

...ma i miei pensieri furono interrotti perché, per quanto possa sembrare assurdo, la macchina si trasformò in una astronave, con tanto di luci abbaglianti e motore ruggente. Ci dirigemmo verso l'esterno e su, nello spazio.
L'unica cosa che ricordo è che stavamo ancora lottando ferocemente quando iniziammo ad atterrare...
...fu terribile. La caduta, l'impatto, schegge, frastuono, urla, un suono di cose in frantumi, e tutto si distrusse. Mi trascinai fuori dai rottami, e vidi uno strano liquido che fuoriusciva dagli alieni, un liquido veramente puzzolente e nauseante.

Notai un dispositivo che aveva l'aspetto di un comunicatore, che emetteva strani suoni, strideva, in una indistinguibile cacofonia di suoni. Non potevo sopportare oltre la tensione, e svenni...

...dovevano essere passate ore, giorni, quando qualcosa prese il relitto dell'astronave, lo sollevò, con me ancora a bordo, e lo portò in un luogo orrendamente disgustoso, che aveva l'aspetto di un deposito di rifiuti.
Forse pensarono che ero morto, e mi lanciarono fuori come una bambola di stracci, in mezzo alla sporcizia, ai rifiuti e alle immondizie. Ero un evaso - sarò stato l'unico?

È inziato tutto così, per quel che ricordo."

Daniel White